Bulbi: “Un aspetto positivo del GAL è quello di essere sempre intervenuto su tutti i Comuni aderenti, che comprendono tutti quelli delle aree collinari e montane così definite “aree svantaggiate””
Lunedì 27 giugno ho avuto il piacere di partecipare, in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna, al Convegno organizzato per i 30 anni di attività del GAL L’Altra Romagna, l’ente che si occupa dello sviluppo e della promozione del nostro Appennino romagnolo.
Esempio virtuoso di collaborazione fra pubblico e privato, il GAL si è sempre occupato, oltre che di sostegno all’agricoltura e azioni per la cura e il mantenimento del territorio anche di problemi di sviluppo turistico, cercando sempre di preservare le comunità locali e creando opportunità per la vita sociale e lavorativa delle popolazioni migliorando così la qualità della vita.
Inoltre, un altro aspetto positivo del GAL è quello di essere sempre intervenuto su tutti i Comuni aderenti, che comprendono tutti quelli delle aree collinari e montane così definite “aree svantaggiate”.
Diversamente, proprio in questi giorni è arrivata una nuova notizia per il nostro Appennino con la nascita della SNAI dell’Appennino forlivese e cesenate che porterà 4 milioni di euro all’area ma che allo stesso tempo non comprenderà nove Comuni locali. Con il rischio di rendere questi nove Comuni sempre più marginali, poveri e senza le risorse necessarie per migliorare la qualità della vita e garantire i servizi primari dei cittadini.
L’aspetto positivo è che la Regione Emilia-Romagna, a partire dall’Assessore Lori e dal Presidente stesso, continuerà ad impegnarsi, così come ha fatto in questi in anni, per tutti i Comuni delle aree interne per cercare le risorse necessarie a sostenerli.