Bulbi: “Accolgo con convinzione l’appello dei 15 Sindaci dei Comuni forlivesi perché credo che la soluzione di riorganizzazione proposta nel Progetto di sviluppo del sistema di soccorso preospedaliero Romagna sia assolutamente da rivedere“
“Il Progetto presentato a fine dicembre – spiega il Consigliere regionale Massimo Bulbi – prevede l’eliminazione nel territorio forlivese della Mike42, una delle due automedicalizzate del territorio che ha postazione a Meldola, con la conseguente riduzione della capacità di intervento con automezzo di soccorso avanzato in caso di grave emergenza sanitaria in tutto il territorio ed in particolare in quello collinare e montano.
Mi sembra difficile che una sola automedicalizzata a Forlì possa dare piena copertura a tutti i territori dei Comuni del distretto forlivese che ricordo hanno una superficie territoriale totale di circa 1100 Kmq.”
“Questa decisione – prosegue Bulbi – è gravissima perché lascia il territorio privo di un presidio medico concreto ed indispensabile e ancora una volta isola quei Comuni posti in territori collinari e montani che da anni lottano contro politiche di impoverimento dei servizi essenziali. Disagi ancora più marcati perché questi territori sono lontani dai principali centri di erogazione dei servizi. Per questo motivo ho depositato una interrogazione per chiedere alla Giunta se ritenga opportuno sollecitare l’AUSL della Romagna ad avviare un più intenso raffronto con gli Enti locali interessati, che rappresentano il livello di governo più vicino al cittadino, e con le organizzazioni sindacali, per risolvere le criticità suddette che scaturiscono dalla realizzazione del “Progetto di sviluppo sistema di soccorso preospedaliero Romagna”, in particolare per il territorio forlivese, con l’obiettivo di migliorare l’assistenza offerta ai cittadini, attraverso la modifica del progetto iniziale, con l’accoglimento dei giusti suggerimenti e indicazioni che scaturiscono dal suddetto confronto, valutando anche la possibilità di sospendere il progetto suddetto, in attesa delle determinazioni della Regione sulla complessiva riforma, in discussione a livello regionale, del sistema dell’emergenza sanitaria territoriale.”