Bulbi: “Più efficienza energetica, sviluppo delle fonti rinnovabili, per coprire almeno un quinto di tutti i consumi, e forte accelerazione nella riduzione delle emissioni gas serra“
In Assemblea Legislativa abbiamo approvato il Piano triennale di attuazione 2022-2024 del Piano energetico regionale 2030.
Più efficienza energetica, sviluppo delle fonti rinnovabili per coprire almeno un quinto di tutti i consumi e forte accelerazione nella riduzione delle emissioni gas serra. Questi sono gli obiettivi che come Regione Emilia-Romagna puntiamo a raggiungere con investimenti per 8,5 miliardi di euro, di cui oltre 4,6 miliardi provenienti da risorse pubbliche, europee, statali e regionali. Le risorse saranno dispiegate su tre grandi asset: l’abitare, la mobilità e la produzione, per proseguire concretamente verso la transizione ecologica, contrastando e riducendo l’impatto dei costi energetici su imprese, lavoratori e famiglie per arrivare a consumi più consapevoli e sostenibili.
Già pronti i primi 3 bandi:
- 13 milioni di euro per supportare interventi energetici e prevenzione sismica delle imprese manifatturiere e dei servizi dell’Emilia-Romagna. Riqualificazione energetica degli edifici e nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili destinate all’autoconsumo. Ma anche interventi per il miglioramento/adeguamento sismico degli edifici nei quali si svolge l’attività aziendale del manifatturiero e dei servizi. Le risorse serviranno alle imprese per interventi sugli immobili produttivi come per esempio coibentazione degli edifici, pannelli solari o fotovoltaici, impianti per il riscaldamento, raffreddamento e areazione.
Il contributo regionale è a fondo perduto e comprende una quota fissa pari al 10%, che può arrivare al 15%, qualora l’impresa sia in possesso di almeno uno dei criteri di premialità previsti dal bando, a questo si aggiunge un ulteriore contributo fino al 15% dell’investimento corrispondenti agli interessi pagati dall’impresa per l’attivazione di un mutuo pluriennale che potrà stipulare con la propria banca di fiducia. Il contributo complessivo può quindi raggiungere il 30% dell’investimento.
L’investimento minimo è di 50mila euro mentre l’importo massimo del contributo pubblico è di 150mila euro. Gli investimenti potranno essere avviati già alla data di presentazione della richiesta di contributo (esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web ‘Sfinge 2020’ dal 31 gennaio al 22 febbraio 2023) e dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2024.
Il provvedimento è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico e nei siti https://fesr.regione.emilia-romagna.it/ e http://energia.regione.emilia-romagna.it - 30 milioni di euro per supportare interventi energetici e prevenzione sismica degli edifici pubblici della Regione. Riqualificazione energetica degli edifici e impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili destinati all’autoconsumo. Ma anche interventi per il miglioramento/adeguamento sismico degli edifici nei quali si svolge un’attività pubblica. Possono presentare domanda i soggetti pubblici quali Comuni, Unioni di Comuni, Province, ACER, Aziende sanitarie, Università, società partecipate (in house) degli enti locali.
Il contributo regionale è a fondo perduto in percentuale sull’investimento complessivo ovvero: fino al 70% per interventi di efficientamento energetico ed installazione di impianti da fonte rinnovabile, fino ad un importo massimo di 700mila euro; fino all’80% per interventi che prevedono, oltre agli interventi energetici, anche interventi di miglioramento/adeguamento sismico, fino ad un importo massimo di 1 milione di euro. L’investimento minimo è di 100mila euro.
Le domande di contributo dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web ‘Sfinge 2020’ dal 7 marzo al 27 aprile 2023. Le spese sostenute saranno ammissibili a partire dal 1° gennaio 2023 mentre gli interventi dovranno essere conclusi entro il 28 febbraio 2025.
Il provvedimento è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico e nei siti https://fesr.regione.emilia-romagna.it/ e http://energia.regione.emilia-romagna.it - 2 milioni di euro a copertura dei costi per l’avvio, per sostenere la costituzione e la progettazione delle comunità energetiche rinnovabili. La legge regionale n. 5 del 27 maggio 2022 “Promozione e sostegno delle comunità energetiche rinnovabili e degli autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente” prevede, tra le varie forme di sostegno e promozione di Comunità energetiche rinnovabili (Cer) la possibilità di concedere contributi finanziari a sostegno della fase di costituzione, della predisposizione dei progetti, dell’acquisto e dell’installazione degli impianti di produzione e accumulo dell’energia e delle tecnologie necessarie alla realizzazione dei servizi previsti dalla normativa.
Il bando, in attuazione della misura del Pr Fesr 2021-2027, intende sostenere la costituzione e la progettazione delle CER attraverso la concessione di contributi economici a copertura dei costi per l’avvio. Inoltre, il meccanismo di costituzione delle Cer potrà implicare il coinvolgimento di soggetti economicamente svantaggiati al fine di combattere la povertà energetica, con l’obiettivo di generare benefici ambientali, sociali ed economici a scala locale.