Bulbi e Montalti: “Dal Governo messi a disposizione 5,6 milioni di euro per gli indennizzi, ma è necessario rivedere i criteri per la loro assegnazione”
“Si ottimizzino i criteri per assegnare i ristori ai lavoratori e aziende che hanno fortemente risentito della chiusura prolungata del traffico nel tratto della E45 tra Verghereto e il confine regionale nel 2019”. A chiederlo sono i consiglieri regionali Pd Massimo Bulbi e Lia Montalti che a riguardo hanno depositato un’interrogazione urgente in Regione.
“Quello che segnaliamo essere un problema, è una clausola del decreto-legge del Governo n. 34 del 2019 che riconosce una indennità una tantum di 15.000 euro per i lavoratori che si siano trovati impossibilitati ad esercitare o che abbiano dovuto sospendere la propria attività a causa della chiusura della E45. Un provvedimento nazionale, pertanto, che non tiene conto del fatto che molte attività e professionisti, per evitare di uscire dal circuito commerciale, non hanno sospeso o interrotto la propria attività, accollandosi pesanti costi di trasporto e logistici e potendo comunque contare su minori commesse” spiegano i consiglieri regionali democratici.
“Unioncamere Regionale aveva stimato danni per 27 milioni per il settore dell’autotrasporto e per 2,5 milioni per il settore a vocazione turistica. A fronte di tali danni economici, la maggior parte delle imprese ha potuto contare quasi esclusivamente sui 500.000 euro messi a disposizione direttamente dalla Regione Emilia-Romagna per attuare le prime misure di sostegno alle attività economiche e produttive danneggiate dalla situazione di crisi” riportano Bulbi e Montalti nel loro documento.
“Troppo poco. – commentano amareggiati i consiglieri, che nell’interrogazione alla quale la Giunta regionale risponderà nella prossima seduta d’aula chiedono – Come si può procedere affinché i fondi messi a disposizione del Ministero del Lavoro, ovvero 5,6 milioni, siano riallocati e possano coprire soluzioni d’indennizzo anche per le imprese che non hanno sospeso l’attività, ma che tuttavia hanno subito danni derivanti dalla forzata percorrenza di tratti autostradali e stradali aggiuntivi registrando un decremento del fatturato, un incremento dei costi e la perdita di commesse, ingaggi e lavori?”