Con un emendamento presentato anche dal Consigliere Bulbi gli agricoltori potranno beneficiare di fondi regionali per interventi su terreni e boschi contro il dissesto idrogeologico.
“Sollecitiamo la Giunta a sviluppare progetti che coinvolgano gli operatori agricoli nelle attività di manutenzione del territorio, rientranti nei servizi ecosistemici a vantaggio della collettività, specialmente nelle zone rurali”. L’emendamento che porta la firma anche del Consigliere regionale Massimo Bulbi, che ha condiviso e integrato l’ordine del giorno del Consigliere Occhi, enfatizza l’importanza di impiegare attivamente le imprese agricole per proteggere suolo, strade, territorio e ambiente.
«Incoraggiare e potenziare la partecipazione degli agricoltori nelle operazioni di manutenzione del territorio rappresenta un modo intelligente di sfruttare le risorse umane e le competenze presenti nelle campagne e nelle montagne a beneficio della comunità. La Regione deve promuovere e sostenere quelle buone pratiche già attuate da operatori dotati di macchine agricole che collaborano con gli enti locali nella pulizia delle strade a seguito di precipitazioni nevose, per lo sfalcio dell’erba o per piccoli interventi sui fossi – spiega il consigliere Bulbi – abbiamo aziende che dispongono di mezzi e competenze per gestire la manutenzione quotidiana e la cura di piccole porzioni di territorio. In questi anni si sono sviluppati grazie ai Consorzi di bonifica i “Progetti di difesa attiva dell’Appennino” che oltre a integrare il reddito di chi vive in montagna hanno costruito una rete a cui le amministrazioni locali possono fare riferimento nella manutenzione e pulizia di strade vicinali e aree boscate. Garantire risorse a questi attori che conoscono il territorio raggiunge lo scopo di fornire una fonte aggiuntiva di reddito a realtà che hanno un ruolo cruciale nell’occupazione e nella lotta allo spopolamento, soprattutto ad operatori che comprendono il valore della tutela e della difesa del suolo».
Il Consigliere Bulbi aggiunge: «Gli accordi possono essere gestiti attraverso la collaborazione tra istituzioni locali, consorzi di bonifica e associazioni di categoria. Questo provvedimento è in linea con le strategie e gli obiettivi che la Regione ha stabilito per valorizzare le aree periferiche e risponde a una reale esigenza dei territori che necessitano di interventi mirati, costanti e focalizzati sulla prevenzione del dissesto idrogeologico».