Bulbi: “Approvata in Assemblea regionale una risoluzione a sostegno del terzo settore che impegna la Regione a far si che si possa rivedere la norma nazionale sul no profit a favore delle piccole associazioni”
Il tema del Terzo settore entra nella discussione in Assemblea regionale grazie ad una risoluzione sottoscritta dai Consiglieri Amico, Maletti, Bulbi e altri Consiglieri regionali del PD che impegna la Giunta a sollecitare azioni di sostegno a un universo di piccole e grandi realtà che operano positivamente nella vita delle comunità.
Questa richiesta nasce dall’interessante confronto con i territori avvenuto nei mesi scorsi durante il tour di presentazione della legge regionale sul terzo settore, che arriverà in aula nei prossimi mesi, dove le associazioni hanno avuto modo di dialogare con i consiglieri regionali sulle principali problematiche relative al proprio settore.
“La riforma del terzo settore – afferma il Consigliere regionale Massimo Bulbi – ha cercato di rivedere un quadro normativo e di regole entro cui operano realtà molto eterogenee e disciplinate in modo frammentato, ma presenta ancora diverse lacune. Le regole stabilite dal Codice di Terzo settore sono funzionali a godere di un sistema fiscale agevolato, ma l’elaborazione su questo fronte in tutti questi anni non è ancora giunta a una sintesi positiva. Pertanto, si corre il rischio di imporre impegni molto gravosi dal punto di vista burocratico, non sempre calibrati anche su diversità e dimensione dei soggetti, che di fatto rendono estremamente difficile l’esercizio di partecipazione popolare”.
Per questi motivi la risoluzione invita la Giunta a sostenere le modifiche in materia fiscale per il Terzo settore contenute nei decreti attualmente in discussione in Parlamento; a sollecitare il riconoscimento delle prerogative per l’esercizio dei servizi mutualistici; ad approfondire i criteri di armonizzazione delle opportunità che oggi sono riconosciuti alle associazioni sportive, perché vengano estesi anche agli enti di Terzo settore di natura associativa; ad affermare con forza la necessità di valorizzare economicamente e socialmente il lavoro che si sviluppa attraverso le attività delle imprese e delle cooperative sociali; a ribadire la necessità di introdurre le modifiche ai termini di applicazione del RUNTS già segnalate in sede di Conferenza Stato-Regioni.